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Nuovo accordo fra Comune di Napoli, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per combattere l’evasione tributaria

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NAPOLI – Firmato a Palazzo San Giacomo un protocollo d’intesa fra il Comune di Napoli, la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e il comando regionale della Guardia di Finanza per contrastare l’evasione dei tributi locali.

L’accordo prevede un piano sistematico di scambio di dati e informazioni anche attraverso segnalazioni qualificate. Il Comune di Napoli potrà, fra le altre cose, dare impulso ad attività d’indagine sulla base dei propri dati, anche segnalando incongruenze e anomalie. L’Agenzia delle Entrate fornirà i riscontri alle segnalazioni e lavorerà per ampliare con criteri analogici l’osservazione dei casi anomali; ci sarà attenzione particolare per individuare i casi di persone fittiziamente residenti all’estero. La Guardia di Finanza opererà fra l’altro per individuare i casi di frode a danno del Comune di Napoli e potrà avvalersi anche del proprio reparto aeronavale per osservazioni aeree.
Le tre istituzioni s’impegneranno a migliorare l’accuratezza e l’affidabilità delle banche dati catastali verificando le incoerenze fra i dati archiviati e le situazioni reali, identificando i fabbricati non dichiarati al catasto, accertando le intestazioni degli immobili e il loro effettivo stato.
Saranno istituiti appositi tavoli tecnici per la verifica periodica dei risultati e l’elaborazione di nuove strategie.

«Abbiamo bisogno di allargare la platea dei contribuenti perché la città di Napoli è oggi molto esposta al fenomeno dell’evasione – spiega l’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta – e ci facciamo aiutare da due soggetti esperti come l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, anche per lavorare sulla prevenzione dei fenomeni. Ci sono circa 300 milioni all’anno di mancate entrate, che cumulate negli anni corrispondono all’attuale disavanzo. Questo buco spiega in buona parte la carenza di alcuni servizi, dalla pulizia delle strade al trasporto pubblico. Ogni passo in avanti che faremo in questa direzione si tradurrà in benefici per la collettività».
«A causa dell’evasione dei tributi oggi le tariffe dei servizi comunali sono molto elevate – dichiara il sindaco Gaetano Manfredi – In pratica le persone oneste pagano anche per coloro che invece che onesti non sono. Questo accordo con l’Agenzia delle Entrate e con la Guardia di Finanza ci consentirà di combattere quest’evasione odiosa che fa un grande danno alla città e ai cittadini onesti: ampliando il numero di contribuenti potremo ridurre le tariffe e migliorare i servizi».

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Crollo al Centro Commerciale Campania, la Procura apre un’inchiesta: i dettagli

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Attimi di paura all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove lo scorso sabato sera è crollata una controsoffittatura.

Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta, con i Vigili del Fuoco di Caserta intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Ecco quanto dichiarato dal comandante Paolo Massimi:

“Avremmo potuto raccontare una storia diversa e molto tragica se il crollo fosse avvenuto alcune decine di minuti prima”.

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Napoli, cagnolina scuoiata viva da due uomini e abbandonata in uno scasso: è stata adottata

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una cagnolina ritrovata alcuni giorni fa in uno scasso a Poggioreale, mentre versava in gravi condizioni a seguito di un’aggressione subita.

Infatti due uomini l’hanno scuoiata viva e abbandonata al suo destino. Per fortuna Stella Gervasio, presidente dell’associazione ‘Animal Day’ l’ha adottata, dopo che la cagnolina è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici.

A tal proposito ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ora bisogna trovare i criminali che l’hanno seviziata. Secondo le testimonianze si tratta di due adulti che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza. Vanno trovati ed assicurati alla giustizia”.

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Stati Generali della Natalità, Papa Francesco: “Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro”

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In occasione degli Stati Generali della Natalità, Papa Francesco è tornato su questo delicato tema che sta tenendo banco nelle ultime settimane. Ecco le sue dichiarazioni:

“Il calo della natalità deve essere affrontato con lungimiranza. A livello istituzionale urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Per questo bisogna porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.

Poi, prosegue: “Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente di quarantasette anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.

Poi, il Pontefice ha ricordato che “in passato non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Quindi il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato. E allora le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi”.

Infine, ha concluso dicendo: “C’è un dato che mi ha detto uno studioso della demografia: in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali: uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli. Il futuro non si costruisce solo facendo figli, manca un’altra parte importante, i nonni. Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. E’ cambiato un po’ per la pensione…ma la tendenza è quella: scartare i nonni. Per favore non dimenticare i nonni, i nonni soli, i nonni scartati, questo è un suicidio culturale, abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante”.

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